Tatto

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I vestiti e le scarpe costituiscono per alcuni un fastidio insopportabile, per altri una necessaria protezione dal mondo esterno. Le esperienze sono diversissime, si tratta di capire a quale “specie” appartiene il vostro bimbo: pesciolino o orsacchiotto? Nudo o impellicciato?

Vale lo stesso per i piedi: c’è chi adora stare a piedi nudi su qualsiasi superficie, e toccare con le mani qualsiasi materiale; per altri è una tortura, le informazioni che arrivano dalla pelle sono troppe e troppo forti. Possiamo lasciare il lavoro di “desensibilizzazione” all’ergoterapista, e portarci dietro un paio di pantofole o di calze spesse se ci rechiamo in luoghi in cui toglieremo le scarpe.

La percezione del caldo e del freddo allo stesso modo può variare: ricordo un periodo in cui mio figlio apriva lo sportello del congelatore e vi si appoggiava con la pancia! Altre volte, l’acqua appena tiepida a lui sembra caldissima e rifiuta di lavarsi le mani e di sciacquare la bocca se non è almeno gelida. Il phon ha un effetto calmante su alcuni bambini e viene utilizzato nei momenti di tensione; altri ne sono terrorizzati e detestano sentire il flusso d’aria calda su di sé.

Tessuti sintetici, perline, inserti di pelliccia o altre decorazioni che incanterebbero molti bambini possono invece rappresentare un fastidio incredibile per i nostri figli, che poi passano la giornata a strappare colletti di camicie, grattarsi il collo a sangue e sfregare brillantini fino allo sfinimento…

Sentir tagliare unghie e capelli può essere quasi doloroso per una persona nello spettro: anche in questo caso si deve trovare il modo di rendere l’esperienza meno traumatica possibile. Ad esempio cantare una canzone, raccontare una storia o lasciar scorrere l’acqua.