Biscotti
Leonida ha avuto per diversi mesi una decisa preferenza per un tipo particolare di biscotto, che riuscivamo a trovare solo in un negozietto fuori mano e che ingurgitava in gran quantità. Era il “biscotto marrone” da sgranocchiare dopo pranzo o a merenda, che costituiva un ottimo rinforzo per spronarlo davanti a una nuova attività o concedersi un momento di relax davanti al tablet. Ma un giorno mio marito torna a mani vuote: i biscotti non ci sono più, sono usciti di produzione, niente da fare, nemmeno su internet, nulla.
Ci si può angosciare per così poco? Un genitore di bambino autistico può, eccome. E può anche decidere di andare fino in fondo, perché non ha niente da perdere, perché tutto quello che conta è preservare quell’equilibrio sottilissimo che impedisce la crisi e mantiene la sofferenza a un livello accettabile. Se serve un biscotto, il biscotto deve esserci. Datemi un biscotto e vi solleverò il mondo. O perlomeno il mondo di mio figlio non crollerà.
E così mandiamo una mail al servizio clienti della celebre marca svizzera di biscotti scomparsi, abbiamo ancora 3 scatole, cercheremo di centellinarle. Ma con tutte le richieste serie che dovranno evadere, vuoi che si soffermino sulla nostra? Al limite ci diranno che gli dispiace tanto. Ma forse nemmeno quello.
e invece…
Invece nemmeno 3 giorni dopo arriva una risposta in italiano che ci ha commossi fino alle lacrime, perché testimoniava empatia, interesse e sincero dispiacere. Questa persona ha deciso spontaneamente di raccogliere tutte le confezioni rimaste di quegli straordinari biscotti, insieme ad altre di altri tipi, che ci ha mandato in un immenso pacco regalo. Con la speranza che “il piccolo Leonida possa abituarsi gradualmente a un nuovo biscotto”.
E così abbiamo fatto. Delle 16 (!) scatole ora rimangono 4 confezioni. Ma nostro figlio ha potuto abituarsi, alternando per settimane varie forme e gusti, e cominciamo a credere che forse non sarà terribile rinunciare a quel biscotto speciale. Ha avuto tempo, il regalo più prezioso che potevamo ricevere, anche per una cosa così piccola come un biscotto al cioccolato.