Dal dentista
Sono mamma di Michele, ragazzo autistico di 13 anni.
In occasione della prima visita presso il dentista scolastico, Michele si è opposto con tutte le sue forze. La dentista non è riuscita a vedere gran che. Con i docenti di Michele ci siamo detti che non aveva senso forzare Michele e abbiamo deciso di rivolgerci ad un dentista privato.
Abbiamo conosciuto lo studio dentistico del Dottor Juri Campana di Vezia, che in collaborazione con ASI metteva a disposizione il suo studio il sabato mattina alle famiglie con figli autistici, per un avvicinamento graduale all’ambiente. Per qualche sabato con Michele ci siamo recati a Vezia: le prime volte non era pronto ad aprire la bocca e non abbiamo forzato.
Poi pian piano, con l’aiuto di una token suggerita dal nostro pedagogista di Ares, Michele ha cominciato ad aprire la bocca per farsi visitare. Prima di questo, ci siamo esercitati a casa ad aprire la bocca utilizzando una token.
La token è composta da una striscia con il pittogramma di una bocca aperta, seguita da cinque stelline che si staccano col velcro e alla fine la foto del suo tablet. Il dentista ci ha fornito lo specchietto per vedere in bocca. Durante gli allenamenti a casa do la consegna a Michele di aprire la bocca e gli dico che conto fino a … (numero che varia). Alla fine del conteggio, se lui ha tenuto la bocca aperta e io ho potuto entrare con lo specchietto, riceve una stellina. Cosi via fino alle 5 stelline e poi riceve il tablet.
Ho spiegato al dentista la necessità di utilizzare questa procedura anche quando eravamo in studio e lui ha accettato. Così pian piano, Michele si è lasciato guardare in bocca con più facilità.
Nel frattempo il progetto del sabato mattina è terminato, ma abbiamo continuato ad essere pazienti dello studio dentistico.
Abbiamo comunque dovuto ricorrere ad una narcosi per un lavoro di estrazione, ma nel frattempo Michele ha imparato ad essere più tranquillo e a lasciarsi pulire i denti con gli strumenti del dentista (spazzolino elettrico, ultrasuono). Abbiamo anticipatamente mostrato a Michele dei video di persone che si fanno pulire i denti con questi strumenti.
Per poter effettuare una radiografia panoramica, abbiamo costruito un supporto in legno che replicasse quello reale e anche in questo caso abbiamo esercitato a casa la situazione della radiografia.
Il dottor Campana e le sue collaboratrici fanno in modo di darci appuntamento per ultimi, così da avere la sala d’aspetto a disposizione. A dire il vero le volte in cui abbiamo dovuto aspettare sono state molto poche.
Con me, anche la mamma di una ragazza coetanea di Michele, ha fatto lo stesso percorso in questo studio dentistico e come me è molto soddisfatta della collaborazione, la disponibilità e l’ ascolto che riceviamo.
Per i nostri figli occorre tempo e ripetute esperienze positive presso uno studio dentistico per potersi familiarizzare e superare il timore di una situazione che non conoscono. Grazie ai suggerimenti del pedagogista e alla grande disponibilità del dentista e del suo staff, Michele è passato da una forte opposizione ad aprire la bocca per diversi minuti per fare la pulizia dei denti. Il dottor Campana è sempre stato d’accordo di non forzare e quando Michele segnalava o segnala che è troppo per lui, si interrompe e si continua la prossima volta. La strategia dei piccoli passi è stata vincente: l’ ultima pulizia dal dentista è durata 30 minuti. Michele ha ricevuto 3 volte il suo tablet e tutto è filato liscio.